Intro

2004: LA LEGGE STANCA


Se ad oggi siamo sempre stati abituati a considerare l’accessibilità come un aspetto prettamente architettonico, dal 2025 diventa un vero e proprio obbligo di legge anche per quanto riguarda l’ambito digitale. Il primo vero passo verso l’inclusività e l’accessibilità dei servizi pubblici digitali, è stato raggiunto nel contesto legislativo italiano, grazie alla Legge 4/2004, conosciuta come Legge Stanca, introdotta nel 2004 per garantire a tutte le persone, comprese quelle con disabilità, l’accesso ai servizi digitali, siti web e app mobili.


I destinatari di questa normativa erano principalmente enti pubblici e altri soggetti giuridici con un fatturato medio, negli ultimi tre anni, superiore a € 500.000.000 che offrivano servizi al pubblico tramite siti web o applicazioni mobili. Ad oggi, però, in un’epoca in cui la trasformazione digitale è sempre più centrale, l’Unione Europea si sta mobilitando per garantire che questa trasformazione sia inclusiva per tutti. Cosa cambia dunque con l’European Accessibility Act 2025? Vediamolo insieme.


European Accessibility Act 2025: cosa dice?

IL QUADRO NORMATIVO


L’European Accessibility Act 2025 è il vero punto di svolta anche in Italia, che nel 2022 ha aggiornato la Legge Stanca tramite la Direttiva (UE) 2018/882, nota come EAA1, con l’obiettivo di eliminare le barriere che ostacolano l’accesso alle informazioni digitali. Entro il 28 giugno 2025, aziende pubbliche e private, dovranno garantire che i loro prodotti digitali siano quanto più possibile accessibili. Non si parla dunque solo di siti web, ma di tutti i contenuti che prevedono elementi digitali. In particolare, ogni impresa dovrà annualmente redigere una dichiarazione di conformità agli standard WCAG, dichiarando il livello di accessibilità del proprio sito web o App.

CHI NON DEVE ADEGUARSI?


Attualmente non rientrano nella normativa solo le microimprese con meno di 10 dipendenti e con un fatturato annuo di meno 2 milioni euro. Ad ogni modo, non si esclude che in un futuro prossimo, le leggi sull’accessibilità digitale troveranno applicazione anche in contesti minori come appunto le microimprese.


Come adeguarsi?

AUDIT ACCESSIBILITÀ


Un check-up completo che identifica le barriere digitali, secondo gli standard di accessibilità WCAG 2.2.

WCAG 2.2


Seguendo gli standard per una navigazione fruibile viene attribuito un punteggio di conformità: A (non conforme), AA (parzialmente conforme) e AAA (pienamente conforme).

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ


Un documento fornito da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) da compilare online e attraverso il quale ogni azienda dichiara il livello di conformità WCAG 2.2 del proprio sito web o App.

FORMAZIONE


Aggiornamento costante su cambiamenti normativi e tecnologici.


Gli standard WCAG

La direttiva EAA, specifica differenti requisiti di accessibilità, che riguardano la percezione, l’operabilità, la comprensibilità e la robustezza dei contenuti. Gli standard WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) comprendono tutte le linee guida per l’accessibilità dei contenuti web. A seconda di quanto un sito web rispetta gli standard WCAG, varia il suo livello di conformità. Ogni livello successivo consiste in una maggiore aderenza al livello precedente.

I livelli di accessibilità web si suddividono in tre categorie principali: A, AA, AAA. Il livello A è il più facilmente raggiungibile e se non soddisfatto, indica la presenza di importanti barriere di accessibilità.

Il livello AA, più ambito, offre una maggiore conformità, mentre il livello AAA comprende requisiti più stringenti e completi per l’accessibilità, ma non è sempre realistico da raggiungere, poiché alcuni contenuti non possono soddisfare tutti i criteri di questo livello.


Rischi e sanzioni in caso di mancato adeguamento

Il termine ultimo per aderire alla Legge Stanca e all’European Accessibility Act è il 28 giugno 2025. Non dichiarare la conformità comporta sanzioni economiche e oltre al danno pecuniario, le aziende rischiano di escludere un’ampia fetta di utenti e di perdere un mercato profittevole. Inoltre, non sono da meno le conseguenze da un punto di vista reputazionale, soprattutto in un’epoca in cui l’inclusività è un valore sempre più ricercato.

Le aziende e gli Enti Pubblici, infine, sono obbligati a redigere e mantenere aggiornata la dichiarazione di accessibilità digitale, un documento completo e chiaro che deve essere reso pubblico. Questo documento deve riportare informazioni sulla conformità agli standard di accessibilità, indicando anche eventuali aree in cui potrebbero esserci mancate conformità e il relativo piano d’azione per risolverle.


Come possiamo aiutarti grazie ad Eye-Able®

Eye-Able® è una piattaforma digitale che consente di verificare e migliorare l’accessibilità di un sito web, rendendolo conforme alle normative vigenti. Grazie a un pacchetto completo, analizza il sito e i documenti caricati, evidenziando eventuali problematiche di accessibilità. Ti permette, inoltre, di gestire in modo semplice ed efficace la dichiarazione annuale di conformità, come richiesto dall’European Accessibility ACT.

Se non sai come muoverti per adeguarti alle normative, in quanto Partner Eye-Able®, il nostro Team è a tua disposizione per ottenere la licenza Eye-Able® e guidarti nel processo di adeguamento secondo le linee guida dell’European Accessibility ACT.


Quali sono i vantaggi?

MIGLIORAMENTO DELL’IMMAGINE AZIENDALE


L’accessibilità è un segno di responsabilità sociale. Le aziende che si impegnano in questo ambito mostrano di avere a cuore le esigenze di tutti i clienti, aumentando la loro reputazione e attrattività.

CONFORMITÀ ALLE NORMATIVE FUTURE


Investire nell’accessibilità aiuta a prepararsi per normative internazionali che stanno diventando sempre più stringenti. Le aziende che già rispettano gli standard di accessibilità saranno pronte ad affrontare le sfide legislative future.

ACCESSO A UN PUBBLICO PIÙ AMPIO


Investire in un design accessibile significa garantire che il sito web o l’applicazione siano utilizzabili anche da persone con disabilità. Questo amplia la base di utenti potenziali, includendo milioni di persone con difficoltà visive, uditive, motorie o cognitive.

SEO MIGLIORATA


I siti web accessibili tendono a essere meglio strutturati, con contenuti chiari e facili da navigare. Questo non solo aiuta gli utenti, ma migliora anche la visibilità sui motori di ricerca, poiché i siti ben organizzati sono più facilmente indicizzati da Google.

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